Lunedì 4 aprile 2011 a Cittiglio si è dato vita ad un comitato popolare per monitorare l’attività della cementeria Colacem sita nel comune di Caravate.
A seguito della decisione dei comuni prossimi alla cementeria di autorizzare la combustione di 30.000 tonnellate di CDR, i cittadini hanno deciso di costituirsi in comitato, denominato “Comitato Ambiente Verbano” . Il comitato, che per statuto è apartitico, comprende cittadini di differente provenienza socio-economica, non ha alcuna finalità elettorale ed è presieduto dall’avv. Leonardo Salvemini, che tra l’altro è docente universitario di diritto ambientale.
Lo scopo del comitato è di monitorare la situazione di questo cambiamento, approfondire la tematica legata al fatto che da circa dieci anni si bruciano oli esausti, pneumatici e prodotti pericolosi, verificare le procedure che hanno portato al cambiamento della destinazione dell’area su richiesta della ditta Colacem, precedentemente definita “area non idonea”; affiancare l’amministrazione pubblica nel ruolo di controllo e di monitoraggio delle varie fasi di questa transizione, presenziare con tecnici in contraddittorio ai processi di controllo, stimolando la ditta stessa ad ottenere le certificazioni iso del caso, verificando quali siano le ricadute positive per la cittadinanza dovute alle esternalità negative prodotte dalla Colacem. E ancora, esercitare una funzione di stimolo verso i vari approfondimenti scientifici legati alle problematiche generate dalle polveri sottili, agli studi epidemiologici sulla popolazione che vive nei contesti “a rischio”, al carico inquinante del traffico dei camion per la fornitura dei combustibili e per il trasporto del prodotto finito.
Il sito web del comitato ha lo scopo di far conoscere la propria attività, per allargare la partecipazione di tutti i cittadini sensibili alle tematiche toccate, pubblicare le iniziative, i documenti e la letteratura aggiornata sui temi critici delle cementerie con funzione di inceneritori.
Si vuole cercare di allargare l’interesse a tutti i comuni dell’area, costituendo una vera e proprio coscienza sociale che veda nella partecipazione dei cittadini, il momento più alto di democrazia diretta.